La domanda deve essere presentata dall’interessato in via telematica attraverso l’applicativo Siage entro il 29 maggio 2020 all’indirizzo www.siage.regione.lombardia.it. L’ufficio Servizi Sociali del Comune è a disposizione- su appuntamento- per l’assistenza all’inserimento della domanda online. – Per appuntamento chiamare il Numero 0377/67715 (MIchela Cecconi) dal lunedi’ al venerdi’ dalle 10.00 alle 12.30 o inviare una e mail all’indirizzo segreteria@comune.cornogiovine.lo.it
Si ricorda che la misura è finalizzata a sostenere i genitori separati o divorziati in condizione di vulnerabilità mediante un contributo economico pari al 30% dell’ammontare del canone annuo di locazione dell’immobile adibito ad abitazione, diversificato a seconda che si tratti di canone di locazione calmierato/concordato o a prezzo di mercato e viene riconosciuto, di norma, per un anno.
Il contributo non può essere superiore a:
Euro 2.000,00 nel caso di canone calmierato/concordato;
Euro 3.000,00 nel caso di canone a prezzo di mercato.
Destinatari:
a) essere intestatario diretto (o co-intestatario con familiari) di contratto di locazione. Nel caso di contratto co-intestato ai due coniugi prima della separazione o del divorzio, il coniuge che mantiene la residenza nell’abitazione indicata nel contratto può far valere il contratto stesso come requisito per la partecipazione all’Avviso. Non sono, invece, considerati ammissibili contratti co-intestati a nuovi conviventi. E’ assimilabile al contratto di locazione il contratto di godimento di cooperativa a proprietà indivisa.
b) essere residente in Lombardia da 5 anni;
c) avere un ISEE in corso di validità inferiore o uguale a € 20.000,00;
d) avere dei figli nati o adottati nel corso del matrimonio;
e) essere in stato civile di “separato/a” o di divorziato/a;
f) non risultare beneficiario di contributi regionali per il recupero della morosità incolpevole e/o non risultare assegnatario di alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà di Aler o dei Comuni salvo il caso in cui il canone corrisposto sia a prezzo di mercato e non calmierato o concordato;
g) non essere stato condannato con sentenza passata in giudicato per reati contro la persona, tra cui gli atti persecutori di cui al decreto – legge 23 febbraio 2009, n. 38, nonché per i delitti di cui agli articoli 570 e 572 del codice penale.
Nel caso in cui il genitore sia rientrato nel nucleo familiare di origine temporaneamente si deroga alla verifica contestuale del requisito dell’ISEE che dovrà essere perfezionato entro i sei mesi successivi alla presentazione della domanda, pena la perdita del contributo eventualmente assegnato. Tutti gli altri requisiti devono essere soddisfatti. Tale deroga non è valida nei casi in cui i genitori separati/divorziati dichiarino il rientro nel Paese di origine.
Nel caso di rientro nella famiglia di origine il/la richiedente deve allegare alla domanda, entro 6 mesi, i seguenti documenti:
nel caso di rientro temporaneo, un contratto di locazione presso un’abitazione diversa da quella della famiglia di origine;
nel caso di rientro definitivo, un contratto di locazione, anche co-intestato con un familiare, relativo all’abitazione condivisa con uno o più membri della famiglia d’origine.
Possono accedere al contributo anche i genitori che si trovano a vivere condizione di grave marginalità sociale e che risultano ospitati presso strutture di accoglienza o che vivono in condizioni precarie e non dignitose. Per questa categoria di genitori è previsto inoltre un progetto personalizzato di accompagnamento con durata ed entità del contributo economico personalizzato definito da parte degli operatori territoriali per il reinserimento attivo della persona e finalizzato al suo riscatto sociale (in tal caso il contributo di abbattimento del canone di locazione è riconosciuto per un biennio, a cui può essere aggiunto, a seguito della definizione del progetto personalizzato e del patto di corresponsabilità, un contributo annuo fino a € 1.000,00 al fine di superare lo stato di difficoltà).
Informazioni e contatti:
retifamiliari@regione.lombardia.it
redditodiautonomia@regione.lombardia.it
E’ possibile inoltre contattare telefonicamente:
Giulia Borgomaneri tel.: 02 6765 3616