L’influenza costituisce un importante problema di salute, soprattutto nella popolazione anziana o con patologie croniche.
La vaccinazione è un prezioso strumento per prevenire la malattia ed evitare le sue gravi complicanze.
Ogni anno l’influenza determina elevati costi a carico della comunità, sia in termini di spesa sanitaria (farmaceutica e ospedaliera) che di costi sociali, per le assenze dal lavoro per cure proprie e dei familiari; inoltre il ricorso all’ospedalizzazione per il trattamento di forme influenzali, anche non complicate, soprattutto in persone anziane comporta serie ripercussioni sulla ricettività dei reparti ospedalieri con possibili disfunzioni operative.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica quale obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave. Sulla base di tali indicazioni le persone alle quali viene raccomandata ed offerta gratuitamente la vaccinazione sono:
– Soggetti di età pari o superiore a 65 anni
– Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi ed adulti – affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, quali:
malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico-ostruttiva o BPCO)
malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30)
insufficienza renale/surrenale cronica
malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
tumori
malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
epatopatie croniche
– Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.
– Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza
– Persone residenti presso strutture socio-sanitarie, per anziani o disabili
– Medici e personale sanitario di assistenza
– Persone conviventi con soggetti portatori di patologie di cui al punto 2) che non possono essere vaccinati.
– Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali (suini e volatili) che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani:
addetti alle attività di allevamento
addetti al trasporto di animali vivi
macellatori e vaccinatori,
veterinari pubblici e libero-professionisti
L’individuazione degli addetti agli allevamenti di suini e volatili avverrà a cura del medico competente, che provvederà ad inviarli con idonea certificazione alla ASL di residenza.
La vaccinazione è inoltre offerta gratuitamente alle forze di polizia e ai vigili del fuoco, considerato il ruolo essenziale svolto nell’ambito della sicurezza ed emergenza.
Il periodo ottimale per l’avvio delle campagne di vaccinazione antinfluenzale è, per la nostra situazione climatica e per l’andamento temporale mostrato dalle epidemie influenzali in Italia, quello autunnale, a partire dalla metà di ottobre sino a fine dicembre: la programmazione delle Agenzie di Tutela della Salute (ATS) prevede l’immediato avvio con la disponibilità del vaccino.